Benché si senta parlare quasi solo di benzina e gasolio, esistono moltissimi tipi di alimentazione per auto. Ci sono le auto che vanno a gas e quelle che vanno ad elettricità, che sembrano essere il futuro e che un po’ tutti conoscono. Andando a scavare, però, si possono trovare motori molto più strani e molto più di nicchia.
Ecco una carrellata dei tipi di alimentazione per auto attualmente in commercio, da quelli più comuni fino ai più strani e di nicchia. Chissà che un giorno la classifica non si capovolga: qualora accadesse, Vargas sarà comunque pronta a fornirti carburante di alta qualità per il tuo veicolo.
Benzina
Il tipo di alimentazione più classico è la benzina, di cui abbiamo parlato ampiamente. La benzina si produce in apposite colonne di distillazione, dove il greggio raggiunge una temperatura di 350° e si separa in diverse componenti. La benzina è una di queste.
Gasolio
All’interno della colonna di distillazione si produce anche il gasolio, carburante usato per alimentare sia le auto sia per il riscaldamento domestico. A causa di questi molteplici usi, nell’ultimo anno abbiamo visto il diesel costare più della benzina, quando è quasi sempre stato il contrario.
Biodiesel
La composizione del biodiesel non è la stessa dell’olio di colza, come molti sembrano credere. Fatta questa dovuta precisazione, esistono motori di ultima concezione che funzionano anche a biodiesel puro. Dato che questo carburante ha un maggiore potere solvente, però, le componenti del motore devono essere compatibili con esso.
GPL
Al momento, il GPL è il tipo di alimentazione più conveniente per chi guida tanto in autostrada: non solo costa poco, ma dà il meglio nei lunghi percorsi.
Metano
Pur essendo entrambi gas, ci sono tante differenze tra metano e GPL. Ad oggi, il metano non è più conveniente come una volta: il prezzo è aumentato del 400% e i distributori sono difficili da trovare.
Elettrico
Le auto con alimentazione 100% elettrica o ibrida parrebbero essere il futuro, almeno da quello che si vede al giorno d’oggi. Le case automobilistiche stanno lavorando per produrre modelli sempre più efficienti, che consentano di recuperare il massimo dell’energia elettrica dal minimo del carburante fossile.
Etanolo
Molte persone si chiedono se si possa usare l’etanolo al posto della benzina: costa meno e, se ne sai un po’ di chimica, puoi addirittura preparartelo in casa. C’è un problema: i motori delle nostre auto non sono pensati per questo tipo di alimentazione, che può corrodere tubature e guarnizioni.
Non possiamo usare l’etanolo per alimentare le nostre auto. In compenso, in alcuni paesi sono diffuse auto pensate per essere alimentate ad etanolo, con componenti del motore che non si rovinano. In quei paesi, però, ci sono condizioni climatiche e socioeconomiche che lo consentono.
Idrogeno
L’idrogeno è il carburante del futuro e, a ben vedere, anche un po’ del presente: case automobilistiche come Toyota e Hyundai propongono auto a idrogeno che puoi comprare anche oggi, funzionanti che prive di emissioni.
Purtroppo, le auto a idrogeno più economiche costano più di 60.000 euro, almeno per il momento. Inoltre, le stazioni di rifornimento sono rarissime e questo rende difficile il loro utilizzo.
Energia solare
Finiamo con il tipo di alimentazione più fantascientifico, che pure esiste già: le auto ad energia solare. La start-up Lightyear produce un’auto dotata di pannelli solari, che si ricarica quand’è parcheggiata e che può percorrere 70 km con un “pieno”. Se usi l’auto solo in città e per brevi tragitti, puoi potenzialmente guidarla senza benzina.
Di nuovo, il grande problema è il prezzo di quest’auto fantascientifica: 250.000 euro, quanto un monolocale a Milano. La start-up sta però lavorando a un nuovo modello, che dovrebbe costare “solo” 30.000 euro.