Un motore rettificato può durare fino a 250.000 km e oltre, se la rettifica è stata approfondita e l’auto è in buone condizioni. Un motore molto vecchio, invece, dopo la rettifica può camminare ancora per 10.000 km circa.
In questo articolo vedremo in cosa consiste la rettifica di un motore e cosa ne determina la durata finale.
Cosa significa rettificare il motore
Benché si dica “rettificare il motore”, l’operazione di rettifica riguarda le diverse componenti più che il motore nella sua interezza. Quando queste componenti iniziano a funzionare male, è possibile rigenerarle o sostituirle del tutto. In sostanza, si rimettono a nuovo le parti del motore ormai vecchie, affinché tornino come nuove.
Il grande pregio della rettifica è avere un motore che funziona come nuovo, senza però doverlo sostituire del tutto. Questo è sicuramente un beneficio per l’ambiente, dato che eviti di buttare un intero motore per colpa di pochi pezzi. D’altra parte, non è detto che la rettifica sia una soluzione particolarmente economica.
Come vedremo nel prossimo paragrafo, rettificare il motore è un lavoro che richiede una grossa manodopera. Si tratta di un lavoro così particolare che non tutti i meccanici sono in grado di proporlo; se la rettifica è molto estesa, bisogna rivolgersi a meccanici specializzati.
Quali componenti si rettificano
Quando si parla di rettifica del motore, si intende quasi sempre la rettifica della testata, anche se non è l’unica che si può fare. Sostituire l’intera testata del motore comporta una spesa importante e, per quanto costosa, la rettifica è una soluzione più economica.
Per rettificare la testata, bisogna levigare la superficie interna dei cilindri ed eliminare eventuali danni dati dall’attrito, così da evitare grippaggi. L’operazione comporta la rimozione di materiale dai cilindri, ragione per cui si può fare solo due volte: farlo più volte farebbe rompere i cilindri.
Dato che levigare i cilindri ne modifica la circonferenza, bisogna montare dei pistoni delle dimensioni giuste. Può sembrare banale, ma è un lavoro che richiede una grande precisione per essere fatto bene e affinché l’auto non si rompa subito.
Il lavoro di rettifica si può fare anche sulla biella, ovvero il pezzo che connette albero motore e pistone. Si trovano anche officine che propongono la rettifica delle sedi delle valvole e della pompa del carburante danneggiata, pur essendo meno operazioni meno diffuse.
La rettifica del motore conviene?
Rettificare il motore costa minimo 1.200 euro, ma il prezzo può tranquillamente salire. Si tratta quindi di un’operazione costosa, che conviene soprattutto se l’auto è ancora abbastanza nuova e ha una lunga vita davanti a sé. In quel caso, rettificare la testata ti consente di risparmiare soldi e di far vivere l’auto ancora a lungo.
Se l’automobile è vecchiotta, rettificare il motore potrebbe non convenire così tanto. Oltre che la testata, probabilmente devi rifare anche altri pezzi del motore e devi rivedere un po’ tutti gli impianti. Il costo finale andrà quindi molto oltre la sola rettifica del motore e dipenderà dal numero di componenti da sostituire. Di contro, difficilmente l’automobile riuscirà a percorrere ancora molti chilometri.
La soluzione migliore rimane quindi prenderti cura dell’automobile con costanza, effettuando tagliandi regolari e usando carburante di qualità come quello Vargas.