Ormai da qualche anno si parla dello stop progressivo alle auto diesel: dal 2030, Milano dovrebbe proibire la circolazione anche alle Euro 6d diesel; a Roma, lo stop dovrebbe partire addirittura nel 2024. C’è però un altro stop cui si pensa poco ma che, almeno a parole, sembra inevitabile: quello delle auto a benzina.
Proprio come le auto diesel, anche le auto a benzina dovrebbero progressivamente uscire dal mercato e lasciare il posto a carburanti più puliti. Quando accadrà e cosa guideremo al loro posto?
Qual è la data di scadenza delle auto a benzina
La Commissione Europea intende far sparire dalla circolazione le auto a benzina entro il 2050. Molto lontano, dici? In realtà ci saranno degli step intermedi decisamente più vicini, che promettono di rivoluzionare la circolazione nelle nostre città. Da intenzioni, quanto meno.
Come già visto in passato, i diesel dovrebbero sparire entro qualche anno. Pochi sanno, però, che nel 2035 dovrebbe esserci lo stop all’immatricolazione delle auto a benzina, oltre che a quella delle auto a diesel. Attenzione: sarà vietata l’immatricolazione, non la circolazione.
In teoria, potremo acquistare e immatricolare auto a benzina fino a dicembre 2034. Dopodiché, le auto in questione potranno circolare per altri quindici anni, fin quando non scatterà il divieto totale nel 2050.
Se come molti di noi hai un’auto a benzina, non sarai costretto a rottamarla entro una decina di anni. Se però volessi cambiare auto, da gennaio 2035 non troverai più auto a benzina nuove sul mercato. Questo stando alle intenzione della Commissione Europea, quanto meno.
Quali altri tipi di auto non potranno più circolare
Dal 2035, niente auto a benzina né diesel. In realtà, queste alimentazioni non sono le uniche su cui pende la spada di Damocle: il divieto dovrebbe valere per tutti i carburanti ricavati da combustibili fossili. In sostanza, dovremo dire addio a una buona fetta dei veicoli oggi in circolazione.
Lo stop dovrebbe estendersi anche alle auto a gas, sia GPL sia metano. Inoltre, riguarderà anche le auto ibride, benché oggi siano considerate tra le soluzioni più ecologiche tra quelle disponibili. Insomma, ci aspettano grandi cambiamenti.
Nel mentre, i produttori saranno obbligati a dimezzare le emissioni entro il 2030. Le case automobilistiche hanno pochi anni per ridurre del 55% le emissioni nocive, il che è decisamente troppo poco per alcune di loro.
Benché anche Toyota si stia adeguando ai cambiamenti in corso, nel 2020 Akio Toyota si espresso contro il modello che sta prendendo piede. A suo dire, l’elettrico è destinato a rivelarsi più inquinante delle auto con motore endotermico. Al momento, infatti, la produzione di energia elettrica verte sui combustibili fossili.
Quali auto sopravviveranno allo stop
Per quanto di parte, le critiche di Toyota sono fondate: come l’attuale situazione internazionale ha ampiamente dimostrato, dipendiamo ancora molto da gas e petrolio per la produzione di energia elettrica. Ora come ora, quindi, le auto elettriche non sono del tutto green. Eppure, pare che il futuro sia in mano loro.
Dal 2035, si potranno immatricolare solo auto elettriche e auto a idrogeno. Per sostenere questo passaggio, il pianto della Commissione Europea prevede un netto aumento di colonnine di ricarica e di impianti per veicoli a idrogeno. Ciononostante, è ancora tutto da vedere.
L’elettrico ha i problemi di cui sopra, mentre l’idrogeno presenta ancora dei costi di produzione molto elevati. Può darsi che la spinta dall’alto sia quel che serve per appianare alcuni di questi problemi, ma è ancora presto per dirlo. Nel mentre, noi di Vargas facciamo quello sappiamo fare meglio: fornirvi carburante di qualità.
Finché la tua auto a benzina potrà circolare, Vargas ci sarà per te.