Città italiane ed europee stanno aumentando la stretta attorno all’alimentazione a gasolio. I blocchi del traffico di Milano e Roma sono solo gli ultimi esempi di questo fenomeno. In una situazione del genere, la domanda sorge spontanea: conviene ancora comprare un’auto diesel, al giorno d’oggi? Non sarebbe meglio puntare sul classico motore a benzina o sul più recente GPL?
La risposta è più complessa di quanto potresti credere.
Da una parte è vero: la vita si sta facendo più difficile per i possessori di un’auto diesel. Devi però considerare anche l’uso che farai dell’auto, quindi quanti chilometri percorrerai e per andare dove. In base alla risposta, infatti, il diesel potrebbe rimanere (inaspettatamente) la scelta migliore. Vediamo più nel dettaglio, quando e perché.
Quando conviene comprare un’auto diesel
Una delle variabili principali è dove userai l’auto. I blocchi del traffico interessano in prevalenza le grandi città, soprattutto nel nord Italia. Ogni inverno, Milano soffre dell’accumulo di polveri sottili causato dai riscaldamenti accesi, dal traffico e dal cosiddetto “effetto camino”. Di conseguenza, è soggetta a regole molto severe sulla circolazione. La stretta è meno rigida nei comuni più piccoli e lontani.
Seconda variabile da considerare è il tipo di strade che percorri: urbane o extraurbane? I blocchi interessano il territorio urbano, lasciando fuori le “terre di mezzo” che separano una città dall’altra. Se ti muovi soprattutto in autostrada e tra una città di provincia e l’altra, puoi stare tranquillo ancora per un po’. Ovviamente, devi avere ben chiaro sia come userai l’auto nell’immediato sia come la userai negli anni a venire.
Infine, quanti chilometri percorri ogni anno? Il gasolio costa meno e, se di alta qualità come quello Vargas, riduce i consumi dell’auto. D’altra parte, le auto diesel richiedono una manutenzione un poco più costosa rispetto ai benzina. Inoltre, i blocchi che stanno subendo le stanno rendendo sempre meno conveniente. Per rientrare nella spesa e nel disagio, devi percorrere circa 15.000 chilometri all’anno.
Attenzione alla classe ambientale
L’ultima variabile merita un paragrafo a parte. Comprare un’auto diesel conviene solo se si tratta di un veicolo Euro 6, ovvero immatricolata a partire dal 2011. La classe principale è a propria volta divisa in sottoclassi via via sempre meno inquinanti. La classe Euro 6a è la più vecchia, mentre le Euro 6d ed Euro 6d-TEMP sono le più recenti.
I blocchi attuali interessano le auto fino all’Euro 4, mentre le classi successive potranno circolare ancora per qualche anno. Le auto Euro 6a, Euro 6b ed Euro 6c potranno accedere all’Area B di Milano fino alla fine di settembre 2025, se acquistate prima di dicembre 2018. Se acquistate dopo, potranno accedere fino a fine settembre 2028. Un’auto comprata nel 2011 ha quindi una vita potenziale di circa 14 anni.
Le auto Euro 6d ed Euro 6d-TEMP hanno un po’ più di tempo a disposizione, quanto meno a Milano. Il Comune ne bloccherà l’accesso a ottobre 2030. Roma è invece più severa: nel 2024, vieterà l’accesso al centro storico perfino a diesel meno inquinanti.
Addio diesel e lunga vita benzina?
Ad aprile 2019, si è registrato un crollo del 22% nelle vendite di auto a gasolio. Pare quindi che gli italiani abbiano già dato una risposta alla domanda “conviene comprare un’auto diesel?”. Le persone temono di rimanere appiedate prima del tempo, dopo aver sostenuto una spesa importante. Di conseguenza, puntano in prevalenza su benzina, ibridi e GPL. In realtà, non deve andare necessariamente così.
Alcune case automobilistiche stanno mettendo in atto una politica a metà tra la vendita e l’affitto. Paghi subito il 30% del prezzo della vettura, dopodiché determini un tot di rate a seconda del contratto. Trascorsi due o tre anni, sei libero di riconsegnare l’auto senza pagare un centesimo di più. In questo modo puoi goderti la tua nuova auto Euro 6d-TEMP fino al 2030, restituendola una volta che i blocchi si faranno troppo stringenti.