Uno dei grandi problemi degli ultimi anni sono i blocchi della circolazione, specie per le auto diesel. Le grandi città stanno mettendo uno stop alle auto più vecchie e inquinanti, in modo da ridurre le emissioni entro i limiti previsti dai trattati internazionali. Questi limiti coinvolgono tutti i tipi di alimentazione? Le auto a GPL possono circolare sempre o sono soggette a blocchi?
Ci sono blocchi della circolazione per le auto a GPL?
Le auto a GPL rientrano tra i veicoli a basso impatto ambientale, sia nei fatti sia per legge. Sono infatti soggetti a tutta una serie di agevolazioni economiche volte a sostituire diesel, benzina di vecchia generazione, mezzi inquinanti. Ad esempio, il Comune di Milano offre contributi fino a 5.000 euro a chi compra un’auto nuova a GPL o metano.
In questa sede ci interessa però sapere quali sono gli effetti sulla circolazione. I benefici si vedono anche su quel fronte: le auto a GPL sono escluse dai blocchi della circolazione, in gran parte dei casi. Di fatto, sono quasi sempre equiparate alle auto elettriche o a quelle a benzina di nuova generazione.
Fanno eccezione i blocchi del traffico più estremi, come quelli dell’area C di Milano. In questo caso, i bifuel GPL-benzina possono entrare ma a pagamento, mentre i bifuel GPL-gasolio più vecchi non possono entrare e basta. Entrano gratis solo veicoli elettrici e ibridi.
Uno dei vantaggi del montare un impianto GPL su un’auto a benzina è proprio limitare i blocchi cui è soggetta. Tutte le auto convertite a gas producono una minore quantità di emissioni, paragonabile a quelle di una macchina Euro 4.
Grazie a questa caratteristica, le auto convertite possono circolare in molte aree a traffico limitato. Se quindi hai un’auto a benzina vecchia che non puoi cambiare, convertirla potrebbe essere una soluzione, pur con i suoi limiti.
Perché le auto a GPL possono circolare
Le auto a GPL non sono ad emissioni zero come le elettriche, però sono meno inquinanti di diesel e benzina. Ecco perché possono circolare pressapoco sempre, anche in presenza di blocchi della circolazione.
La banca dati di Ispra ha di recente aggiornato i dati riguardanti le emissioni inquinanti. Confrontando le emissioni prodotte dalle auto Euro 6 e quelle prodotte dalle auto a GPL, emerge un quadro nettamente favorevole per le seconde. Le city car a GPL producono il 96,4% di ossidi di azoto in meno dei diesel e il 54,% in meno dei benzina. Anche i valori del particolato sono buoni: il 93% in meno di diesel e benzina.
Secondo un’analisi di Assogasliquidi, convertire le auto Euro 4 ed Euro 5 in bifuel avrebbe i seguenti effetti, nel giro di 3 anni:
- 7 tonnellate di ossidi di azoto in meno;
- oltre 70.000 tonnellate di CO2 in meno.
In sostanza, aria più pulita per tutti.
Quando subiscono il blocco
I blocchi delle auto a GPL sono in realtà abbastanza circoscritti, spesso limitati alle auto diesel con impianto a GPL. Finché l’impianto a GPL è funzionante e collaudato, vale quanto detto sopra: l’auto viene considerata a basso impatto ambientale e può circolare liberamente o quasi. Il problema sorge quando l’impianto non è collaudato.
Come spiegato in altri articoli, il serbatoio delle auto a GPL va sostituito ogni 10 anni, sempre e comunque. Oltre i 10 anni, i produttori non garantiscono il corretto funzionamento delle valvole, con i conseguenti rischi per la circolazione. Il serbatoio non va solo sostituito, però, ma anche collaudato presso la Motorizzazione di riferimento. Abbiamo dedicato un articolo alla possibilità di circolare con la bombola scaduta.
Anche qualora l’auto potesse circolare con la bombola nuova ma non collaudata, sarebbe però soggetta a tutti i blocchi previsti per le auto non a GPL. In questo caso specifico, quindi, le auto a GPL non possono circolare.
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