Nell’eterna ricerca di un modo per risparmiare carburante, parlare di auto elettriche è quasi d’obbligo. Mentre l’elettrico puro sembra ancora qualcosa per pochi, l’ibrido pare star prendendo piede. C’è però una stranezza: si parla sempre di auto ibride a benzina. Esistono anche auto ibride diesel? Se sì, perché ne sentiamo parlare così poco?
Il problema delle auto ibride diesel
Le auto ibride diesel esistono e funzionano anche abbastanza bene, ma hanno pochissimo mercato. Un po’ è colpa della crescente diffidenza verso i diesel, che stanno pian piano sparendo da tutte le principali città europee. A questo si aggiungono una serie di problemi meccanici, economici, pratici. Sommandoli tutti insieme, è facile capire perché ci siano così pochi modelli ibridi diesel in circolazione.
- Le ibride diesel pesano circa 100 kg in più delle ibride benzina. Il blocco motore deve infatti sopportare sollecitazioni maggiori rispetto al benzina, quindi ha bisogno di componenti più resistenti. Questo rende il blocco più pesante, aumentando il peso complessivo del veicolo.
- Guidarle è più difficile, proprio perché pesano di più. In situazioni di scarsa aderenza al manto stradale, possono diventare anche più difficili da controllare. Inoltre, la guida è meno confortevole rispetto a quella dei corrispettivi a benzina.
- I motori diesel impiegano più tempo a riscaldarsi dei benzina. In una situazione nella quale il motore si deve accendere e spegnere con una buona frequenza, questo può essere un problema.
- Ingegnerizzarle è sempre più difficile, anche a causa delle norme europee sempre più stringenti. Per progettare un’auto ibrida diesel serve una mole di lavoro che non tutte le case automobilistiche sono disposte a fare.
- Costano di più, anche a causa del punto sopra. Più lavoro serve per progettare e produrre un’auto, più i costi lievitano e di conseguenza anche i prezzi finali. In un contesto nel quale ci sono moltissime auto ibride benzina più piacevoli da guidare e meno costose, le ibride diesel rischiano di rimanere invendute.
I problemi sono quindi tanti, troppi per giustificare la produzione di auto ibride diesel su larga scala.
Quanti tipi di ibrido ci sono?
Una volta visto perché le auto ibride diesel non stanno avendo un grande successo, vale la pena dare un’occhiata alle tipologie di ibrido oggi disponibili. Rimangono infatti tecnologie valide, che applicate a un motore benzina consentono di tagliare i consumi.
Nonostante nell’immediato costino più di un benzina o un diesel tradizionale, sul lungo periodo le ibride fanno risparmiare carburante e sono le auto che consumano meno.
Mild Hybrid
Il sistema mild hybrid è quello un po’ più leggero, che taglia i consumi senza spese di costruzione eccessive. Nelle ibride di questo tipo, infatti, il motore elettrico è piccolo e ha il compito si supportare il propulsore termico. Quando freni, il motore a benzina fa girare le componenti del motore elettrico e ne ricarica la batteria.
Le auto mild hybrid consumano solo poco meno delle auto tradizionali. Si stima un risparmio del 15% circa di carburante, molto interessante in un benzina. Se parliamo di ibridi diesel, la questione è più complicata: le mild hybrid pesano meno, hanno una tecnologia meno complessa, ma fanno anche risparmiare meno.
Full Hybrid
Il full hybrid è invece quello a cui si pensa quando si parla di auto ibrida a benzina o diesel. In questo caso, l’auto combina un motore termico e un’unità elettrica che si ricarica in rilascio e in frenata.
Se lo desideri, puoi percorrere interi chilometri usando solo l’unità elettrica, il che comporta un bel risparmio. Il problema è che le auto con questa tecnologia sono sì più efficienti, ma anche più pesanti e complesse.
Diesel o benzina, ci pensa Vargas
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