Si parla poco del sensore di temperatura del gasolio, tanto che molti si chiedono cos’è e a cosa serve. In breve, il sensore di temperatura del carburante è una componente che può essere posta accanto alla pompa. Come da nome, misura la temperatura del carburante quando non è sottoposto a pressione. In questo modo evita che si surriscaldi.
Il sensore di temperatura del gasolio serve soprattutto a determinare quanto gasolio iniettare, ottimizzando il consumo di carburante.
Cos’è il sensore di temperatura del gasolio
Il sensore di temperatura del carburante è integrato nel sensore della composizione del carburante. Si tratta di un piccolo computer simile a un filtro, concepito per analizzare composizione e temperatura del carburante.
Il gasolio passa attraverso il sensore, che ne misura:
- temperatura;
- livelli di etanolo;
- livelli di acqua;
- presenza di contaminanti.
Se il carburante è troppo caldo, il sensore emette un segnale che fa accendere la spia dell’avaria. In molti modelli di auto, la spia si accende solo se il sensore si attiva per più cicli di accensione di fila. In qualche caso, infatti, il gasolio troppo caldo può essere un evento isolato. Capita soprattutto se viaggi in riserva, affaticando la pompa del carburante e facendo surriscaldare tutto l’impianto.
I problemi iniziano se il sensore segnala sempre temperature troppo alte. Può darsi che ci sia un problema nell’impianto, che la pompa del gasolio sia andata. Oppure, può essere un problema del sensore. Questa eventualità è la meno grave – e costosa – ma anche la più difficile da individuare.
Perché il sensore di temperatura è importante
Il sensore di temperatura del gasolio serve a determinare quanto carburante immettere nella camera di combustione. Nell’articolo sulla temperatura di congelamento del gasolio, abbiamo visto che il freddo rende il gasolio più denso e viscoso. Questo influenza la composizione della miscela di aria-carburante.
Quando il gasolio è caldo, è più fluido e ha meno problemi a bruciare. Quando invece è freddo, è più denso e ha qualche difficoltà in più. In entrambi i casi, è necessario regolare la temperatura e la quantità di carburante iniettato. Il tutto serve ad evitare consumi eccessivi o danni al motore causati da una combustione sbagliata.
Se il sensore di temperatura del gasolio funziona, il sistema di iniezione regola il gasolio da immettere in base alla sua densità. E se non funziona?
Cosa succede se il sensore non funziona
Se il sensore di temperatura del gasolio non funziona, il sistema non riesce a misurare la temperatura del carburante in circolo. Di conseguenza, è probabile che gli iniettori immettano troppo o troppo poco gasolio per le effettive esigenze dell’auto. Peggio ancora, può darsi che il sensore non segnali che il gasolio è costantemente troppo caldo, causando danni all’impianto.
I tipici sintomi di un sensore di temperatura del gasolio non funzionante sono facili da confondere con altro.
- Perdita di potenza in marcia.
- Difficoltà ad avviare l’auto.
- Aumento dei consumi.
Possono facilmente passare per i sintomi di iniettori o filtro sporchi, qualche volta perfino per quelli di un malfunzionamento della pompa.
Guidare con un sensore rotto è sicuro?
Il sensore di temperatura dev’essere tarato sulla temperatura reale del carburante, affinché il sistema possa funzionare nel modo giusto. Continuare a guidare con un sensore rotto non è pericoloso nel senso proprio del termine, ma non è nemmeno consigliabile.
Non rischi che l’auto vada a fuoco, come quando ci sono perdite di carburante. Se il sensore non funziona, rischi però di sprecare carburante e danneggiare alcune componenti del motore. Meglio evitare. Se quindi hai dei dubbi, fai controllare l’auto dal tuo meccanico di fiducia.