Usare un additivo per pulire il FAP funziona solo se lo sporco è poco. Se il FAP è intasato e la rigenerazione non funziona, la cosa migliore è rivolgersi al proprio meccanico di fiducia e lasciar perdere gli additivi.
Ciò non significa che i prodotti di pulizia siano sempre a buttare: vediamo quando non funziona e quando possono tornare utili, invece.
Perché gli additivi non funzionano sempre?
Sul mercato c’è abbondanza di prodotti per la pulizia del filtro antiparticolato: abbiamo visto come usarli in un articolo dedicato. Ne esistono di diversi tipi, ma non sempre puoi mettere la mano sul fuoco sulla loro efficacia.
Il filtro antiparticolato è una lunga camera in silicio con una fitta rete all’interno; la rete è coperta da una sostanza chiamata cerina. Nel tragitto dal motore al tubo di scarico, i gas di scarico sono costretti ad attraversare questa camera, insieme a tutte le particelle nocive che si trovano al loro interno. Così facendo, la cerina intrappola le particelle e pulisce (almeno in parte) i gas di scarico.
Normalmente, il FAP si dovrebbe pulire da solo, grazie alle rigenerazioni automatiche. Se le rigenerazioni non si verificano, però, lo sporco si accumula all’interno del dispositivo. Gli additivi per il FAP entrano in scena a questo punto, di solito.
Gli additivi ad aria compressa sono quelli più efficaci, dato che permettono di scrostare anche residui molto spessi. D’altra parte, una persona inesperta rischia di rompere il FAP esercitando troppa pressione.
Quanto agli additivi che sfruttano il potere di detergenti chimici, sono spesso insufficienti contro i residui più spessi. Inoltre, i prodotti più violenti potrebbero danneggiare le pareti stesse del FAP e minarne la funzionalità.
Quando usare l’additivo per il FAP
Gli additivi per FAP funzionano più per prevenire il problema che per risolverlo.
Quando non hai modo di guidare ad alta velocità per il tempo necessario per una rigenerazione, rischi che le polveri raccolte dalla cerina si accumulino fino a intasare il filtro antiparticolato. Nei casi peggiori, nemmeno la rigenerazione è ormai sufficiente per bruciare la mole di residui.
Se sai di non poter far rigenerare il FAP come dovrebbe, usare un additivo può essere un compromesso. Invece di far passare migliaia di chilometri tra una rigenerazione e l’altra, è meglio eliminare il grosso dei residui con un prodotto apposito. La soluzione non è ottimale, ma può comunque aiutare.
Gli additivi per il FAP sono utili soprattutto per chi guida tanto in città e in mezzo al traffico, accelerando e decelerando in continuazione. In situazioni del genere, è impossibile guidare per 10 minuti a oltre 60 km/h, senza decelerazioni; il FAP non ha modo di rigenerarsi come dovrebbe e, soprattutto, il filtro raccoglie una mole enorme di polveri che non può smaltire.
Alternative agli additivi
Gli additivi funzionano solo se lo sporco è poco, per prevenire il blocco totale del FAP. Quando il filtro antiparticolato è intasato, bisogna per forza rivolgersi al meccanico di fiducia.
I metodi di pulizia professionali del FAP sono i seguenti.
- Rigenerazione controllata: il meccanico usa un macchinario che induce una rigenerazione controllata. L’operazione dura circa 30 minuti ed è la soluzione più vicina alla rigenerazione “normale”.
- Pulizia manuale: qualora i residui siano particolarmente difficili da rimuovere, il professionista può scegliere di smontare il FAP e di rimuoverli manualmente.
- Pulitore ad ultrasuoni: si mette il FAP in una sorta di lavatrice piena di detergente. Gli ultrasuoni si diffondono nel detergente e ammorbidiscono lo sporco, che viene poi lavato via dal liquido. Conclusa la pulizia, la macchina asciuga il FAP con aria calda.
Per rimandare il più possibile la necessità di ricorrere a questi metodi di pulizia, fai rigenerare il FAP ogni volta che puoi e usa additivi di buona qualità quando non puoi.