In passato abbiamo parlato di un grande mito: le auto a GPL che esplodono. È giunto il momento di passare al pericolo d’incendio con le auto a benzina. A voler dare retta ad alcune leggende metropolitane (per non parlare dei telefilm), è un miracolo che le strade non siano piene di auto che vanno a fuoco.
Dove finiscono le esagerazioni e iniziano i pericoli reali?
I fattori di rischio del self service
Qualche fattore di rischio va considerato veramente: parliamo pur sempre di liquidi infiammabili. Il contesto più critico è quello del self service, dove è più facile che avvengano piccoli incidenti che fanno partire la fiammata. Fatta eccezione per gli incendi dolosi, gran parte delle auto a benzina prendono fuoco in queste situazioni.
Ci teniamo a precisare una cosa: si tratta comunque di rischi estremamente ridotti, ma se vuoi stare più tranquillo basta rivolgerti a Vargas, che propone anche il rifornimento servito. Se invece vuoi comunque approfittare della comodità del self service (altro servizio proposto da Vargas), vediamo quali sono i fattori di rischio.
Tutti sanno che buttare un mozzicone di sigaretta in una tanica di benzina la farà andare a fuoco. Il problema è che questo non vale solo con le componenti liquide del carburante. La benzina è infatti molto volatile e i suoi vapori sono infiammabili proprio come tutto il resto.
C’è una seconda cosa da considerare: basta molto meno di una sigaretta per dare fuoco alla benzina. Basta una scintilla, non necessariamente provocata da un accendino o da una fiamma viva.
Come ridurre il pericolo d’incendio
Gran parte degli incendi di auto a benzina avvengono proprio a causa di scintille “nascoste”, per così dire. A volte la scintilla è causata dall’elettricità statica, mentre altre proviene da un cellulare o da un dispositivo elettronico.
Evitare incidenti del genere è semplicissimo, per fortuna. Molte norme sono addirittura conoscenza comune.
- Non fumare e non avvicinarsi con fiamme vive. La ragione è abbastanza ovvia.
- Spegnere l’auto, altra norma ovvia.
- Non parlare al cellulare mentre si fa benzina, altra norma molto conosciuta. In questo modo si evita che eventuali scintille del dispositivo accendano i vapori. Per la stessa ragione, vanno evitati altri dispositivi elettronici.
- Scaricare l’elettricità statica prima di fare rifornimento; basta toccare una superficie metallica che non sia l’auto. I tessuti sintetici e le scarpe con suola in gomma tendono a caricare molta di questa energia. In alcuni casi sfortunati, ciò provoca una scintilla e i vapori della benzina prendono fuoco.
- Non salire e scendere durante il rifornimento (e impedire agli altri di farlo). Lo strofinio contro i tessuti dell’auto può provocare un nuovo accumulo di elettricità statica. Il problema si presenta soprattutto quando ci sono bambini in auto e quando si sta facendo un pieno e il rifornimento è lungo.
- Tenere luci e radio spente, che potrebbero produrre scintille con le conseguenze viste prima.
Come vedi, evitare il pericolo di incendiare la benzina è semplice.
Perché le auto prendono fuoco?
Qualche volta un’auto prende fuoco mentre è in marcia, senza apparente motivo. Capita di rado ma è comunque l’incubo di tanti automobilisti. Ecco le cause più comuni.
- Surriscaldamento del motore, di solito dovuto a problemi nel sistema di raffreddamento dell’auto.
- Perdite di olio o di benzina causate da guarnizioni e tubi danneggiati. I liquidi cadono sul motore bollente e prendono fuoco.
- Cortocircuiti nell’elettronica che provocano scintille o il surriscaldamento di alcune componenti.
- Lampadine e fusibili troppo potenti, inclini quindi a surriscaldarsi. È relativamente frequente negli impianti modificati.
In definitiva, il modo più sicuro per evitare fenomeni del genere è prenderti cura della tua auto. Effettua il tagliando ogni due anni, tieni sotto controllo i livelli dei liquidi, usa solo carburante di qualità. La tua auto starà in una botte di ferro.