L’olio motore serve a lubrificare le componenti del motore, riducendo al minimo l’attrito e così facendo l’usura. Ecco perché si consiglia di fare il cambio dell’olio motore almeno ogni 15.000 km, anche se la frequenza potrebbe essere maggiore o minore. Scopriamo quindi quanto dura davvero questo lubrificante e come capire quando è ora di cambiarlo.
Quanti anni dura l’olio motore?
I produttori consigliano di cambiare l’olio motore:
- ogni 000 km circa, per i motori GPL;
- ogni 000 km circa, per i motori benzina;
- ogni 000 km circa, per i motori diesel.
Se guidi per lavoro e percorri quindi tanti chilometri, questo potrebbe voler dire anche una o due volte all’anno. Se però guidi soltanto un paio di volte al mese, magari giusto per andare a fare la spesa, potresti impiegare anni per percorrere quel numero di chilometri. Il principio del cambio ogni 15.000 km vale anche in questi casi? Certo che no.
L’abbiamo accennato nell’articolo su come far ripartire un’auto ferma da un anno: tenere un’auto in garage per troppo tempo non va bene. Uno dei motivi sta proprio nella stagnazione dei liquidi usati per far funzionare il motore. Non solo il carburante vecchio può dare problemi, ma può farlo anche l’olio motore. Le ragioni sono simili: con il tempo l’olio si deteriora, formando dei residui che si depositano sul fondo. Usandolo, questi depositi entrano in circolo nel motore.
Per sicurezza, dovresti cambiare l’olio motore ogni 2 anni, indipendentemente dal numero di chilometri percorsi. Inoltre, è sempre meglio usare olio motore nuovo o farlo cambiare al meccanico. Anche l’olio motore confezionato si deteriora, specie se conservato nel modo sbagliato.
Cosa succede se non cambio l’olio motore?
Salvo malfunzionamenti, le auto di oggi sono dotate di una spia che si accende quando l’olio è da cambiare. Se intervieni subito, non hai nulla di che preoccuparti. E se invece rimandi l’intervento per uno, due, sei mesi? La risposta è semplice: se non cambi l’olio motore, rischi di rovinare l’auto in modo permanente.
Quando l’olio motore è troppo poco o si è deteriorato, costringi il motore a lavorare in condizioni critiche. Senza una lubrificazione adeguata, aumenta l’attrito tra le componenti meccaniche. Nei casi migliori, i pezzi del motore si usurano più in fretta del normale; qualche volta, fanno fatica a scorrere e si bloccano. Nei casi peggiori, i pezzi si surriscaldano e fondono.
Il cambio dell’olio motore si accompagna quasi sempre al cambio del filtro dell’olio. Bisogno farlo per forza? La risposta è di nuovo sì. Il filtro raccoglie tutti i residui all’interno dell’olio, onde evitare che finiscano nel motore. Se cambi l’olio senza cambiare il filtro, rischi che il filtro si saturi di impurità e sporchi l’olio nuovo costringendoti a cambiarlo prima.
Meglio spendere qualcosa in più e stare tranquillo più a lungo.
Quali sono i sintomi di un olio motore vecchio o insufficiente
In gran parte dei casi, la spia dell’olio motore basta per capire quando bisogna intervenire. Se però non dovesse bastare, tieni d’occhio anche questi sintomi.
- Rumori quando si avvia l’auto. L’auto parte senza problemi, ma emette uno strano ticchettio dovuto alle valvole in movimento non lubrificate. Può essere colpa dell’olio insufficiente o troppo sporco, reso più denso dai residui al suo interno.
- Rumori durante la marcia. Anche dopo l’avvio, l’attrito tra le componenti del motore provoca colpi e rumori metallici.
- Minimo irregolare. Mancando l’olio motore, aumenta l’attrito tra i pistoni e le altre componenti.
- Accelerazione lenta. Per le ragioni viste sopra, il motore funziona in modo poco fluido e quindi ci mette più tempo a rispondere ai comandi. Di conseguenza, le accelerazioni sono sempre più lente.
Non appena avverti uno o più di questi sintomi, cambia l’olio motore. Se vuoi mantenere il motore sempre lubrificato e sano, assicurati anche di usare un carburante e degli additivi di buona qualità come quelli di Vargas.