La auto a GPL sono in realtà auto con una doppia alimentazione, ovvero benzina e gas (più raramente, diesel e gas). Tanti utilizzatori si chiedono quindi ogni quanto si debba andare a benzina, con un’auto a GPL. Gira infatti voce che usare solo l’alimentazione a gas rovini il motore. Sarà davvero così? Facciamo chiarezza.
Il GPL consuma anche benzina?
Un’auto a GPL consuma sempre quantità minime di benzina, che tu decida di usare questo tipo di alimentazione oppure no. Per avviare l’alimentazione a GPL, infatti, è necessario che il motore sia già caldo. L’auto si avvia quindi con l’alimentazione a benzina, continua a consumare benzina finché non raggiunge i 30-40 gradi e solo allora attiva l’alimentazione a GPL.
Questo comporta già di per sé un consumo di benzina, anche se ridotto. Nel caso delle auto a benzina con impianto GPL montato dopo, c’è un ulteriore meccanismo di cui tenere conto.
I motori delle auto a benzina sono concepiti per un carburante molto più oleoso del GPL. Se quindi andassero esclusivamente a GPL, le loro componenti si rovinerebbero molto prima. Per risolvere il problema alla radice, alcuni impianti a GPL sono progettati per consumare piccole quantità di benzina anche mentre vanno a GPL. Si parla di consumi minimi, quel tanto che basta per salvaguardare la salute delle valvole e del sistema di iniezione.
Le auto progettate fin dall’inizio per avere un’alimentazione a GPL tendono a non avere questa esigenza. Di solito consumano benzina solo all’avvio e ad alte velocità, specie se sono modelli nuovi.
Ogni quanto alternare GPL e benzina alla guida?
Il paragrafo precedente dovrebbe aver risposto in parte alla domanda iniziale: sì, le auto a GPL hanno bisogno di essere alimentate a benzina, di tanto in tanto. Ogni quanto? Questo dipende dal tipo di impianto che scegli di installare.
Gli impianti con tecnologia VSR o simili sono quelli che applicano il meccanismo visto sopra. La centralina regola in automatico le extrainiezioni, ovvero l’iniezione periodica di benzina anche mentre l’auto va a gas. Di solito l’iniezione di benzina si attiva sopra i 3000 giri, ma dipende anche dal tipo di auto che guidi.
In generale, si consiglia di percorrere circa 30 km a benzina ogni 2 pieni di GPL. Si tratta di un consiglio di massima, valido soprattutto per chi è abituato alle lunghe percorrenze. Se usi l’auto solo per 10-15 km di fila, questa esigenza è meno pressante.
Alternare GPL e benzina alla guida è essenziale se invece hai un impianto esclusivamente a GPL, privo quindi di extrainiezioni. In casi del genere, però, è più utile passare di tanto in tanto alla benzina mentre sei in marcia, piuttosto che guidare per 30 km di fila solo a benzina.
Ogni quanto mettere la benzina in un’auto a GPL?
Un’ottima ragione per alternare GPL e benzina è anche consumare un po’ di quest’ultima, quando necessario. Può sembrare paradossale, ma questo serve a mantenere l’auto in buona salute e a farti consumare meno.
Il serbatoio della benzina dovrebbe sempre essere pieno almeno per un quarto; alcuni consigliano addirittura di tenerlo sempre pieno per metà. Come visto nell’articolo sulla pompa della benzina andata, tenere poco carburante nel serbatoio mette la pompa sotto stress. Alla lunga, rischi che questa si logori e si rompa.
In più, bisognerebbe evitare che la benzina invecchi nel serbatoio. Dovresti fare benzina almeno ogni 3-4 mesi, in modo da rinnovarla e non farla diventare stagnante. Altrimenti, rischi che si formino dei sedimenti sul fondo.
In queste occasioni, ricorda sempre di scegliere benzina di buona qualità come quella degli impianti Vargas. Presso le nostre pompe di benzina trovi anche GPL, diesel e additivi per la cura del tuo motore.