Capita che un giorno le temperature siano molto rigide e il riscaldamento o l’auto a GPL si rifiuti di funzionare. A quel punto la grande domanda è: “si è ghiacciato il GPL?” La risposta è no, dato che il propano ghiaccia a -187°C e il butano a -138°C. Per quanto gli inverni possano essere rigidi, difficilmente raggiungeranno certe temperature. È vero però che il freddo può creare qualche problema agli impianti GPL. Vediamo quali sono.
Sommario
- Il GPL a temperature sotto zero
- Perché l’auto a GPL si spegne al freddo
- Il GPL conviene anche con il freddo?
[sta_anchor id=”gplsottozero”]Il GPL a temperature sotto zero[/sta_anchor]
Torniamo all’impianto di riscaldamento che rifiuta di funzionare proprio quando ce ne sarebbe più bisogno. Il GPL è composto in gran parte da due gas, il propano e il butano. Come visto sopra, nessuno dei due ghiaccia sotto zero, almeno non a temperature tollerabili dall’essere umano. Il problema infatti non è il punto di solidificazione, ma il punto di ebollizione. Infatti i gas non iniziano a bollire a 100°C come l’acqua, ma molto prima.
Il GPL dentro le bombole è mantenuto allo stato liquido grande a una leggera pressione. In natura, però, il propano bolle sopra i -43°C e il butano sopra -0,4°C. Sopra queste temperature i gas evaporano, sotto invece rimangono liquidi e non riescono quindi a bruciare. In condizioni normali basta poco per portare il GPL dentro la bombola alla sua forma gassosa, affinché possa alimentare l’impianto di riscaldamento.
Quando le temperature si fanno molto rigide, il propano continua a bruciare senza problemi. Il butano, invece, rimane in forma liquida e non riesce più a bruciare. L’impianto usa quindi solo il propano, che però si consuma in breve tempo. Questo è un problema soprattutto degli impianti a GPL un po’ più vecchi e malandati, ma non dovrebbe esserlo per le auto a GPL. Cosa succede allora?
[sta_anchor id=”gplfreddo”]Perché l’auto a GPL si spegne al freddo[/sta_anchor]
Ogni auto a GPL ha il cosiddetto “polmone” o riduttore di pressione. Qui dentro l’impianto riscalda il GPL liquido, lo riporta allo stato gassoso e in questo modo alimenta il motore. Tutto il processo richiede molto calore, quindi il polmone è collegato all’impianto di raffreddamento del motore. L’acqua calda proveniente da qui dovrebbe impedire che il gas torni liquido, nonostante le basse temperature.
Se le temperature sono molto rigide, l’acqua proveniente dal motore può fare fatica a raggiungere una temperatura ottimale. Di conseguenza l’impianto non riesce a riportare il GPL allo stato gassoso, questo rimane liquido e non alimenta il motore. In pratica è come se l’auto rimanesse con il serbatoio del GPL vuoto. In un veicolo ibrido il problema è abbastanza marginale: il motore ci mette più tempo a fare il cambio di alimentazione dalla benzina al GPL, ma funziona.
Un altro possibile problema potrebbe essere legato al termostato che misura la temperatura dell’impianto. Se questo non funziona a dovere, è facile che il sistema non riesca a scaldare il GPL liquido quanto dovrebbe, specie a temperature molto più basse. Nei casi più estremi, però, c’è effettivamente un problema di congelamento, ma non del GPL.
Se c’è un malfunzionamento nel sistema di tubi del polmone, è possibile che a temperature rigide questo si congeli Sulla sua superficie si forma uno strato di ghiaccio che impedisce al GPL di raggiungere la temperatura giusta.
[sta_anchor id=”gplancheconilfreddo”]Il GPL conviene anche con il freddo?[/sta_anchor]
Se hai qualche dubbio sul GPL, non preoccuparti: una buona auto a GPL funziona anche con il freddo. Inoltre, in inverno i distributori emettono miscele di gas liquido più ricche di propano, proprio per ridurre i rischi al minimo. Se avverti comunque qualche problema in fase di accensione o anche durante la marcia, non sottovalutare la cosa.
Accertato che il GPL non ghiaccia, è comunque possibile che il freddo faccia emergere qualche problema preesistente. In questo caso rivolgiti al tuo meccanico di fiducia.
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