Trattori, trebbiatrici e altri mezzi agricoli sono dotati di motori diesel, quindi sfruttano la carburazione a gasolio. Per essere più precisi, sfruttano la carburazione a gasolio agricolo, una variante del gasolio usato per le autovetture. Questa variante è molto diversa dal gasolio disponibile nelle pompe di benzina? Soprattutto, lo possono comprare tutti o ci sono delle limitazioni?
Gasolio agricolo e gasolio normale, le differenze
In realtà ci sono solo due caratteristiche che distinguono il gasolio agricolo dal gasolio normale:
- colore;
- prezzo.
Per il resto, i due carburanti sono identici sia nella lavorazione sia nelle prestazioni.
Il gasolio agricolo è infatti di colore verde, proprio per distinguerlo a colpo d’occhio da quello destinato alle autovetture. Il colorante ha una funzione solo estetica e non influenza in nessun modo le proprietà del carburante. Si tratta quindi a tutti gli effetti di gasolio normale colorato. Perché?
Il gasolio agricolo gode di una serie di agevolazioni fiscali che lo rendono meno costoso. Le agevolazioni fiscali e il prezzo più basso servono a venire incontro agli agricoltori, che comprano enormi quantità di carburante per portare avanti la propria attività. Sono uno sgravio per chi lavora nel settore agricolo.
Questo significa che le uniche differenze tra gasolio agricolo e gasolio normale sono il colore e, soprattutto, il prezzo. È normale che il carburante agricolo faccia gola anche a chi ha poco a che fare con trebbiatrici e trattori. Quindi la domanda è: io, proprietario di un’autovettura diesel, come posso fare un pieno di gasolio agricolo e pagare meno?
Gasolio agricolo, come averlo
I comuni cittadini non possono comprare il gasolio agricolo, che è un’esclusiva dei mezzi per l’agricoltura. C’è una normativa che regola l’acquisto del carburante, con procedure precise e vincoli burocratici volti ad evitare gli abusi. Chi bypassa questi paletti e usa il gasolio agricolo nelle auto commette un reato.
Per acquistare il gasolio agricolo bisogna avere dei requisiti particolari, fissati per legge.
- Possedere una o più macchine o motori agricoli
- Possedere un terreno agricolo
- Iscrizione alla CCIAA (Camera di Commercio, Industria, Artigianato e Agricoltura)
- Partita IVA
Chi è in possesso di questi prerequisiti, può rivolgersi all’UMI ( Ufficio Regionale Motori Agricoli) della propria Regione di riferimento entro il 30 giugno di ogni anno. L’ufficio assegna una quantità precisa di gasolio agricolo ad ogni agricoltore, in base alle dimensioni del terreno e al tipo di coltivazioni. A questo punto, gli agricoltori possono ritirare i bidoni di gasolio presso i fornitori autorizzati, conservandolo in cisterne a norma di legge.
Un agricoltore può usare il gasolio agricolo anche per la propria auto o per quella di amici e parenti? No, il carburante a prezzo agevolato va usato solo per:
- macchine agricole;
- impianti di riscaldamento delle serre;
- motori di attrezzature agricole;
- macchine per l’irrigazione.
Qualsiasi utilizzo di altro tipo è un abuso punibile per legge. Il colore verde del carburante serve proprio a individuare eventuali autoveicoli alimentati a gasolio agricolo. In più, ogni agricoltore è tenuto a compilare il cosiddetto “libretto di controllo”, annotando le quantità esatte di carburante assegnato e usato.
Quanto gasolio agricolo mi spetta?
L’assegnazione del gasolio agricolo è computerizzata e basata su tabelle regionali. Le tabelle si dividono in base al tipo di coltivazione e prendono in considerazione tutte le principali lavorazioni. Ad esempio, la tabella dedicata alla coltivazione del mais contiene voci come “aratura/zappatura”, “sarchiatura”, “raccolta granella” e così via.
Per avvicinarsi il più possibile ai fabbisogni reali degli agricoltori, alcune Regioni hanno rimodulato parte dei parametri. Hanno inoltre redatto proprie tabelle, per prendere in considerazione anche le coltivazioni non citate nella normativa di riferimento. A questo scopo, i funzionari regionali si sono confrontati con i responsabili delle organizzazioni professionali.
Non esiste quindi una risposta univoca alla domanda “quanto gasolio agricolo mi spetta?” Tutto dipende dalla Regione di riferimento, dal tipo di attività e dalle dimensioni del terreno coltivabile.