Il tema dei consumi è sempre molto caldo, tant’è che ne abbiamo già parlato diverse volte. Una questione rimasta in buona parte irrisolta è però il ruolo delle marce in tutto questo. In un articolo dedicato alle auto che consumano meno, abbiamo accennato all’eterna questione: il cambio automatico consuma più o meno del manuale?
La risposta veloce è: al giorno d’oggi, il cambio automatico consuma meno di quello manuale. Vediamo quella un po’ più articolata.
Come le marce alte o basse influenzano i consumi
In linea di massima, si consuma di più quando il motore fa più giri al minuto, quindi quando la marcia è troppo bassa rispetto alla velocità. Ciò significa che viaggiare costantemente in seconda aumenta i consumi di carburante, oltre che affaticare il motore.
Una delle ragioni per cui meno giri al minuto significa meno consumi è l’attrito. Quando un motore fa molti giri al minuto, le sue componenti sfregano tra loro e fanno quindi più fatica a muoversi, consumando di più. In teoria, quindi, viaggiare con marce alte inserite dovrebbe farti risparmiare carburante.
Devi però considerare che il motore non è in grado di gestire una marcia troppo alta rispetto alla velocità di marcia. Pensa solo a cosa succede quando cerchi di partire in seconda o in terza. Viaggiare con marce molto alte a tutte le velocità non solo non ti fa risparmiare carburante, ma affatica l’auto.
L’ideale sarebbe viaggiare sempre con la marcia più alta possibile in rapporto alla velocità, cambiandola un attimo prima che il motore inizi a fare fatica. Per farlo non ti servono sfere di cristallo: basta controllare il contagiri sul cruscotto. Metti la marcia più alta quando il motore raggiunge i 2000 giri (se è diesel) o i 2500 giri (se è un benzina).
Il cambio automatico consuma di più?
Veniamo alla domanda centrale dell’articolo: il cambio automatico consuma più o meno del manuale? Fino a qualche anno fa, il cambio automatico poteva far consumare di più. Il gruppo elettronico che inserisce le marce era infatti poco preciso, quindi le auto con il cambio automatico scalavano le marce lievemente in ritardo.
Se eri un guidatore esperto, probabilmente eri in grado di inserire la marcia ottimale più rapidamente del sistema, risparmiando carburante. Per i guidatori inesperti, invece, cambiava relativamente poco. Oggi non è più così.
Negli ultimi anni l’elettronica delle auto ha fatto enormi passi in avanti. Un’auto con il cambio automatico di ultima generazione viaggia sempre con la marcia migliore, quella che ti garantisce il miglior rapporto tra performance e consumi. Difficilmente troverai una precisione del genere in un guidatore umano.
Il cambio automatico ti fa consumare fino al 10% in meno rispetto al cambio manuale. Ricorda però che le auto con cambio automatico costano di più: se guidi poco, potrebbe essere difficile ammortizzare la spesa. In questo caso, meglio puntare su un carburante di qualità e tenere d’occhio il contagiri.
Pro e contro del cambio automatico
Andando oltre la questione dei consumi, le auto con il cambio automatico hanno una serie di vantaggi.
- Comfort di guida, dato che non devi schiacciare la frizione né preoccuparti di cambiare le marce, appunto.
- Guida potenzialmente più sicura, dato che non devi togliere le mani dal volante per cambiare le marce.
- Semplicità, dato che la macchina si guida quasi da sola e tu devi controllare solo il volante.
Di contro, il cambio automatico richiede una manutenzione maggiore. Inoltre, senza le marce da cambiare la guida può diventare fin troppo rilassata, specie in autostrada o quando sei molto stanco.