Per chi si muove tutti i giorni in auto, gli aumenti del carburante sono un problema non da poco. I cosiddetti buoni benzina possono essere un aiuto per tutte queste persone: come funzionano e chi ne ha diritto?
Cosa sono i buoni benzina
I buoni benzina o buoni carburante non sono una novità, tant’è che i buoni carburante di Vargas esistono ormai da anni: di base, sono delle carte prepagate da usare per fare rifornimento presso determinati impianti; alcune di queste sono ricaricabili, altre sono usa e getta.
I buoni benzina sono particolarmente utili per tutte quelle persone che guidano tanto per lavoro, come agenti immobiliari o assicuratori o rappresentati. Grazie ad essi, l’azienda può erogare una cifra forfettaria mensile dedicata solo al carburante, senza le complicazioni tipiche dei rimborsi. Inoltre, i buoni possono essere un modo per assegnare premi aziendali e agevolazioni ai dipendenti.
Di solito, i buoni benzina sono considerati benefit aziendali e, in quanto tali, godono di tutta una serie di agevolazioni fiscali. Nel 2022 e nel 2023, però, è stato introdotto il cosiddetto bonus benzina.
Il bonus benzina consiste nella possibilità di assegnare fino a 200 euro di buoni carburante a ciascun lavoratore gratuitamente; viene decretato dall’articolo 2 del Decreto 21, pubblicato in Gazzetta il 21 marzo. Questi buoni non vengono conteggiati come reddito di lavoro dipendente e sono esentasse per l’azienda, il che li rende vantaggiosi per tutte le parti in gioco.
Ne hanno diritto solo i dipendenti?
I buoni carburante sono una forma di welfare aziendale: le partite iva possono acquistare carte carburante e detrarre le spese di rifornimento, ma non hanno diritto ai bonus benzina visti sopra. Lo stesso vale per i dipendenti pubblici, che possono chiedere al più dei rimborsi per le trasferte.
Il bonus benzina rinnovato per il 2023 con il DL 5 -2023, quindi, si rivolge solo ai dipendenti di aziende private. Soddisfatto questo prerequisito, ne hanno diritto tutti a prescindere dal reddito e dall’ISEE: così come può accedervi il dipendente part-time a tempo determinato, può farlo anche il manager con RAL da 100k.
L’entità del bonus rimane sempre la stessa, ovvero 200 euro una tantum, e la decisione ultima spetta all’azienda: il dipendente può farne richiesta ai propri superiori, che sono liberi di accoglierla o negarla. Spetta sempre a loro decidere se erogare il bonus sotto forma di: buono cartaceo vero e proprio; credito digitale da usare mediante apposite app; versamento in busta paga.
Come si usano i buoni benzina
Quale che sia la forma del buono benzina, il suo utilizzo è simile a quello di una tessera prepagata: quando lo si presenta, l’importo del rifornimento appena fatto viene detratto dal totale. Lo si può usare ovunque? Non sempre.
Come accennato sopra, alcune realtà propongono buoni utilizzabili esclusivamente presso i propri impianti: un buono carburante Vargas andrà usato solo presso gli impianti Vargas e così via. Esistono però anche buoni benzina multimarca, utilizzabili presso gli impianti aderenti indipendentemente dal brand.
Infine, il bonus versato in busta paga è utilizzabile presso gli impianti che si preferiscono.