Le auto a GPL non danno problemi in termini di sicurezza: il triplo sistema di valvole impedisce che il gas fuoriesca in una volta sola dal serbatoio, evitando così le tante temute esplosioni. Anche il rifornimento servito serve ad evitare qualsiasi rischio legato a fuoriuscite di gas. D’altra parte, sarebbe disonesto dire che il GPL non dà problemi in assoluto.
Come tutti i tipi di alimentazione, anche questo ha i suoi inconvenienti da tenere in considerazione. Vediamo quali sono.
Se fai pochi km per volta, non conviene
Il GPL è un’auto adatta a chi percorre tanti chilometri, su questo non c’è dubbio. Il carburante costa la metà rispetto alla benzina, il che rappresenta un risparmio notevole sul lungo periodo. Di contro, è un tipo di alimentazione poco conveniente se si guida poco e soprattutto in città.
Gli impianti a GPL si avviano sempre a benzina; il passaggio al gas avviene dopo qualche minuto, quando il motore è caldo. Se devi percorrere molti chilometri, il rapporto è vantaggioso. Se però devi usare l’auto solo per andare al supermercato, il discorso cambia: i chilometri percorsi a GPL sono pochi e la convenienza è nettamente inferiore.
Le valvole si usurano prima
Questo è un problema delle auto a GPL nate come auto a benzina, tipico degli impianti più economici e vecchi. Se acquisti un’auto nativamente a GPL o installi un impianto di ultima generazione, non sussiste.
L’alimentazione a GPL lavora a temperature molto più alte rispetto a quelle richieste dalla benzina. Inoltre, il GPL ha un potere lubrificante minore rispetto agli altri carburanti. Di conseguenza, le sedi delle valvole e le valvole stesse si usurano molto prima.
A causa delle alte temperature, le valvole si surriscaldano. In combinazione con la lubrificazione carente, ciò provoca una progressiva usura che porta le valvole ad affondare nelle loro sedi. Alla lunga, ciò provoca problemi di compressione del gas e difficoltà ad alimentare il motore.
Per evitare questo problema, le auto native a GPL sono dotate di sedi rinforzate che sopportano meglio le sollecitazioni. Alcuni impianti risolvono invece il problema con piccole iniezioni di benzina, che raffreddano e lubrificano le valvole.
Puoi parcheggiare fino al piano -1
Le auto a GPL possono sostare anche nei parcheggi sotterranei e nei box condominiali. Il problema è che possono scendere massimo fino al pianto -1: se tutti i parcheggi dei piani superiori sono occupati, non possono scendere oltre.
Anche i parcheggi condominiali possono dare problemi, a seconda del regolamento interno. Se la maggioranza delibera per vietare il parcheggio delle auto a GPL nei box sotterranei, il regolamento di condominio prevale. Prima di acquistare un’auto a GPL, conviene quindi informarsi riguardo eventuali limitazioni di questo genere.
Bisogna sostituire la bombola ogni 10 anni
Si tratta del problema più conosciuto delle auto a GPL, eppure alcune persone lo ignorano ancora. Nella auto con questo tipo di alimentazione, è obbligatorio sostituire e far collaudare la bombola ogni 10 anni. Se non lo si fa, non si può circolare nemmeno a benzina.
Per circolare quanto meno a benzina, bisogna aver sostituito la bombola e aver preso appuntamento per il collaudo. In quel caso, non si può usare l’alimentazione a GPL ma si può circolare.
Devi trovare un distributore di fiducia
Infine, un problema che sta pian piano sparendo con il crescente diffondersi delle auto a GPL: il numero dei distributori. Fino a qualche anno fa, per fare il pieno di GPL bisogna fare chilometri e chilometri. Oggi le cose stanno cambiando e i distributori sono in aumento, soprattutto nel nord Italia.
Rispetto a benzina e gasolio, il GPL rimane un carburante relativamente poco diffuso, però. Ti conviene quindi individuare dei distributori di fiducia lungo le strade che percorri di solito. Se abiti tra Lombardia e Piemonte puoi affidarti a Vargas: i nostri impianti distribuiscono anche GPL, sempre di ottima qualità al giusto prezzo.