Torniamo a parlare della presunte alternative al diesel. Nel tentativo di risparmiare qualche euro, molte persone si chiedono se si possa usare il gasolio da riscaldamento per le auto. Tanto sempre di gasolio si tratta, non è vero?
Pur essendo formalmente così, gasolio domestico e gasolio per autotrazione possono essere molto diversi. Di conseguenza, non è sempre consigliabile o possibile sostituirli.
Cambia solo il colore?
Il gasolio per autotrazione, quello che metti nel serbatoio della tua auto, è concepito per essere sempre più efficiente e meno inquinante. I livelli di zolfo sono minimi, addirittura lo 0,005%, in modo da ridurre al minimo le emissioni nocive. Inoltre, la sua composizione viene adattata in base alle condizioni climatiche, così da garantire prestazioni al top in tutte le condizioni climatiche.
Il gasolio da riscaldamento ha una funzione diversa: deve scaldare il più possibile. L’energia termica, che in un motore diesel è una sorta di “scarto”, qui diventa la chiave. Senza contare che le norme che ne regolano le caratteristiche sono meno severe: le percentuali di zolfo oscillano tra lo 0,2% e lo 0,035% e anche il numero di cetano è variabile.
Queste sono tutte differenze che è impossibile vedere a colpo nudo. Per distinguere i due tipi di gasolio, servirebbero delle analisi di laboratorio. Per rendere tutto più facile, vengono quindi aggiunti dei coloranti alle diverse miscele. Il gasolio da autotrazione è color ambra, mentre il gasolio da riscaldamento è rosso.
Posso mettere il gasolio per il riscaldamento nell’automobile?
Da un punto di vista legale, non puoi usare il gasolio da riscaldamento nell’automobile. In base al tipo di gasolio cambiano infatti anche le accise, ovvero le tasse sui carburanti. Queste costituiscono circa il 60% del prezzo di benzina e diesel, il che spiega perché tanti cerchino alternative. Spiega anche perché molte di queste alternative siano illegali: sono a tutti gli effetti evasione fiscale.
Al di là della questione morale e legale, mettere il gasolio per riscaldamento nell’automobile è sconsigliabile anche per ragioni più pratiche. I due tipi di carburanti hanno infatti caratteristiche diverse, dettate dalle finalità diverse. Considerato che i motori sono oggetti sempre più delicati e avanzati, usare un tipo di gasolio piuttosto che l’altro potrebbe avere conseguenze impreviste.
Residui e acqua
Il gasolio per riscaldamento è meno filtrato rispetto a quello per l’autotrazione, con più residui e più acqua. Quando lo usi per il riscaldamento di casa tua, non ci sono grossi problemi. Quando invece lo usi per la tua auto, questi residui riempiono ben presto il filtro e ostacolano la corretta combustione.
Qualcuno suggerisce di filtrare il gasolio prima di metterlo nell’auto. In effetti, questo risolve almeno il problema dei residui nel motore. Non risolve tutti gli altri, però.
Quantità eccessiva di zolfo e metalli
L’eccesso di zolfo nel carburante è dannoso per l’ambiente, tant’è che è limitato da norme piuttosto stringenti. Questo rappresenterebbe già di per sé un problema. Sul piano un po’ più pratico, troppi residui di zolfo e metalli nel motore ne possono accelerare l’usura e ridurne le prestazioni. Per questo motivo, le maggiori case automobilistiche consigliano di usare solo carburanti strettamente a norma.
Numero di cetano variabile
Il numero di cetano è la controparte del numero di ottano, di cui abbiamo già parlato. Mentre il numero di ottano misura le capacità antidetonanti del carburante, il numero di cetano misura quelle di accendibilità. I due valori sono quindi inversamente proporzionali: più è alto il numero di ottano, più è basso quello di cetano e viceversa.
I moderni motori diesel hanno bisogno di un numero di ottano intorno al 95 e di un numero di cetano intorno al 51. Se il carburante si dovesse accendere troppo in fretta, infatti, si potrebbe avere il cosiddetto “colpo di testa” con danni permanenti al motore. Per il gasolio da riscaldamento non ci sono limitazioni del genere, il che può essere un problema per la tua auto.