Quando si fa rifornimento si dice comunemente: “fare benzina”. Come però ben sa chiunque abbia messo il gasolio nella benzina o la benzina nel gasolio, esistono diversi tipi di carburante. Ciascuno di essi ha caratteristiche specifiche, volte ad alimentare un tipo diverso di motore.
Quali sono e quali sottocategorie esistono?
Benzina
La benzina è il carburante per gli autoveicoli più diffuso e che ha subito più cambiamenti, nel corso degli anni. A partire dagli anni ‘80, si diffusero le benzine con piombo e le benzine senza piombo. Il piombo è infatti un antidetonante e lo si usava per aumentare il numero di ottani del carburante. Essendo però un metallo pesante, alcuni produttori iniziarono a sostituirlo con altre sostanze.
Ad oggi, qualcuno si chiede se la senza piombo sia benzina e la risposta è decisamente sì. Non solo: dal 2002, la senza piombo è l’unica benzina legale in Unione Europea. Le differenze tra i diversi tipi di benzina riguardano soprattutto il numero di ottani, che oscilla da un minimo di 95 a un massimo di 100.
Gasolio
Il gasolio è un carburante usatissimo non solo per gli autoveicoli, ma soprattutto per il trasporto pesante e il riscaldamento. Ne esistono quindi diverse tipologie, ciascuna con un diverso grado di viscosità e di filtraggio. Di conseguenza, non sono tutti adatti alla tua auto, pur essendo formalmente lo stesso carburante.
Tenendoci nel campo del gasolio per autoveicoli, i tipi di carburante cambiano in base a:
- percentuale di biodiesel al loro interno, ovvero carburante ottenuto da fonti rinnovabili;
- numero di cetano, ovvero la facilità con cui il gasolio si accende. Di solito è indicato mediante il numero posto accanto alla sigla del gasolio, sulla pompa di benzina.
Gli additivi possono migliorare ulteriormente le caratteristiche, aumentando il potere lubrificante o quello pulente.
GPL
Il GPL è un derivato del greggio come la benzina e il gasolio, ma al contrario degli altri due carburanti è gassoso. È meno efficiente, ma produce anche meno emissioni inquinanti; soprattutto, costa molto meno dei carburanti visti sopra. Nonostante tutto questo, la carenza di distributori e una certa diffidenza generalizzata ne hanno frenato la diffusione.
Il carburante è composto da propano e butano, in una composizione non definita in modo netto. I produttori hanno quindi un certo margine di tolleranza; un motivo in più per scegliere solo impianti seri, come quelli di Vargas.
Metano
Si tratta dell’altro tipo di carburante gassoso, insieme al GPL. Benché i due condividano lo stato, sono estremamente diversi e non sono in alcun modo intercambiabili. Abbiamo già parlato delle differenze tra GPL e metano in passato. Quella principale è il modo in cui i due gas si producono.
Il GPL è un derivato del petrolio, come detto sopra. Il metano è invece un gas naturale, ottenuto mediante la fermentazione anaerobica di materia organica vegetale e animale. Ciò lo rende potenzialmente più green, ma pone diversi problemi su come produrlo.
Elettricità
L’elettrico è considerato il “carburante” non inquinante per eccellenza, nonostante abbia ancora le sue criticità. Per il momento l’energia elettrica va comunque ottenuta mediante carburanti inquinanti, le batterie delle auto sono perfettibili, le colonnine per “fare il pieno” sono ancora poche. Le cose stanno però pian piano cambiando e l’elettrico si sta declinando in queste tipologie principali.
- Elettrico puro, quindi alimentato solo ad elettricità. È il meno pratico, almeno al momento.
- Full hybrid, con un motore elettrico e uno a benzina funzionanti singolarmente.
- Mild hybrid, un piccolo motore elettrico che supporta quello a benzina per ridurre i consumi.
- Plug-in, auto con due motori funzionanti singolarmente. In questo caso, il motore elettrico viene però alimentato da quello a benzina.
Per il momento, una buona auto plug-in è probabilmente la più conveniente. L’importante è usare sempre una benzina di qualità come quella di Vargas, affinché rimanga in buona salute e inquini meno.