Dato il prezzo dei carburanti, sempre più persone decidono di orientarsi sul GPL. Alcune di queste comprano direttamente un’auto con questo tipo di alimentazione; altre preferiscono montare un impianto GPL sull’auto che hanno già. Siamo però sicuri che tutte le auto siano adatte a questa operazione? Quali sono i migliori motori da trasformare a GPL?
Quali auto possono essere trasformate a GPL?
In teoria, puoi montare un impianto a GPL su tutte le automobili a benzina in commercio. Non è detto che il risultato sia ottimale né che valga i costi sostenuti. Le auto di ultima generazione possiedono infatti un’elettronica complessa, che controlla motore, sistemi di sicurezza, emissioni. Aggiungere un impianto a GPL significa toccare questi meccanismi, con il rischio di rovinarne l’equilibrio.
La soluzione più semplice è scegliere un’auto con un’elettronica elementare, come una Punto. Altrimenti, ti basta rivolgerti a un meccanico esperto, che saprà consigliarti la soluzione migliore per anche per un motore avanzato. Probabilmente dovrai pagare di più, dato che pochi installatori sanno fare il settaggio di un sistema complesso. Se però il prezzo non è un problema e sai a chi rivolgerti, hai poco di cui preoccuparti.
Ciò di cui devi davvero tenere conto è il materiale usato per sedi e valvole. Un motore alimentato – anche – a GPL deve tollerare temperature maggiori, rispetto a un motore a benzina o diesel. Si stima che le temperature nella camera di combustione aumentino i circa 15°C, dopo l’installazione dell’impianto nuovo. Di conseguenza, i motori migliori da trasformare a GPL sono dotati di valvole realizzate con materiali duri, che si usurano più lentamente.
Come preparare il motore prima della conversione
Dato quello che abbiamo detto sopra, la prima cosa da fare è assicurarti la salute delle valvole. Anche dopo l’installazione dell’impianto, tienile sotto controllo e falle registrare periodicamente. Se infatti non sono autoregolanti, rischi che ci sia una variazione nella loro apertura e chiusura. Questo si traduce in un peggioramento dello scambio di calore e delle performance generali.
In generale, prima di installare l’impianto nuovo dovresti fare un check-up completo dell’auto. Se l’auto è in buona salute, è più facile trasformare a GPL il motore ed è più facile che rimanga in salute. Fai quindi pulire filtri e iniettori, cambia l’olio, pulisci il corpo sfarfallato. È importante anche eliminare i residui di acqua nel serbatoio e pulire la pompa di benzina.
Se desideri salvaguardare la salute del motore anche dopo l’installazione, procurati un kit salva valvole. Si tratta di un sistema che immette un additivo raffreddante nella camera di combustione, per ridurre appunto l’usura delle valvole.
I motori più convertiti in Italia
In Italia, le auto più convertite a GPL sono quelle della Fiat, il che non stupisce: sono le più diffuse e i modelli classici hanno un’elettronica abbastanza semplice da gestire. In particolare, i tre modelli che la fanno da padrone sono:
- Punto
- Panda
- Grande Punto
Per trovare un’auto che non sia Fiat bisogna scendere al quarto posto, dove troviamo la Lancia Ypsilon seguita dalla Ford Fiesta. In alcuni casi, il montaggio dell’impianto è un servizio offerto direttamente dalla casa automobilistica. Questo dovrebbe farti dormire sonni molto più tranquilli, anche se non è fattibile con le auto già un po’ vecchiotte o comprate usate.
Considera anche che l’installazione aftermarket, ovvero quella successiva all’acquisto, probabilmente invaliderà la garanzia. Se vuoi trasformare a GPL un’auto già vecchiotta non sarà un problema. Potrebbe diventarlo se desideri farlo con un’auto più nuova, ancora in garanzia, che potrebbe non essere adatta all’alimentazione a GPL.
Quale che sia la tua scelta, ricorda sempre di usare un carburante di qualità come quello di Vargas, affinché il tuo motore resti in salute più a lungo.