Per anni, le auto diesel sono stata la scelta tipica di chi deve guidare tanto. Il gasolio costa infatti meno della benzina, il che sul lungo periodo porta a risparmiare centinaia di euro. Eppure, tutto questo potrebbe cambiare. Da qualche settimana a questa parte, si parla infatti di un aumento delle accise sul gasolio. Cosa significa di preciso e cosa comporterà?
Perché il gasolio costa meno della benzina?
Oggi il prezzo di un litro di gasolio è di 11 centesimi inferiore a quello di un litro di benzina. Merito di un costo di produzione inferiore? In realtà no: di per sé, il prezzo industriale del gasolio è superiore a quello della benzina. C’è infatti molta più richiesta per questo tipo di carburante, dato che lo si usa anche per il riscaldamento e per alimentare altri tipo di veicoli, oltre le auto.
Il gasolio costa meno della benzina perché è tassato meno, il che comporta ovviamente un risparmio anche per il consumatore. Come visto nell’articolo dedicato alle accise sui carburanti, le tasse sono infatti una parte importante del prezzo finale: rappresentano circa il 67% del prezzo della benzina e il 40% del prezzo del diesel. Per il momento.
Perché il gasolio per l’autotrazione gode di un trattamento di favore? Perché un tempo era considerato un’alternativa più ecologica alla benzina, quindi da agevolare. Come già visto, oggi le cose stanno cambiando.
In senso un po’ più lato, il gasolio costa meno della benzina anche perché contiene il 15% in più di energia. Un motore diesel è circa il 20% più efficiente di un motore a benzina, quindi consuma meno e ti fa risparmiare.
Come avverrà l’aumento delle accise sul gasolio
In questi ultimi anni, l’opinione sui diesel è molto cambiata: non vengono più visti come un’alternativa quasi ecologica alla benzina e, anzi, i governi europei stanno facendo di tutto per eliminarli. Ormai viene da chiedersi quale futuro hanno i motori diesel, sempre che ne abbiano ancora uno.
Poco stupisce che si stia parlando di eliminare le agevolazioni sui diesel. Si stanno infatti revisionando i cosiddetti SAD, i Sussidi Ambientali Dannosi. Sono una serie di agevolazioni fiscali nate green e rivelatesi dannose con il tempo, che quindi non avrebbero più ragione di esistere. La tassazione ridotta sul diesel rientra proprio tra queste e, probabilmente, è quella che più interessa i cittadini.
Sulla carta, non sarà un vero e proprio aumento delle accise sul gasolio. Piuttosto, le accise sul gasolio saranno livellate a quelle sulla benzina. Nei fatti, poco cambia per i consumatori finali: il prezzo del diesel è destinato ad aumentare.
Aumento graduale
L’aumento delle accise sul gasolio sarà progressivo, quindi anche l’aumento del prezzo avverrà pian piano. I primi aggiustamenti sono previsti già per gennaio 2021, dopodiché ci sarà un aumento costante di anno in anno.
Il pareggio tra accise sul diesel e accise sulla benzina dovrebbe avvenire a gennaio 2032. Nell’immediato, hai quindi poco da temere: i primi aumenti saranno minimi. Chi oggi ha diritto al rimborso delle accise, continuerà a goderne.
Posso usare un altro tipo di gasolio?
Dato che il gasolio per l’autotrazione è destinato ad aumentare di prezzo, posso usarne un altro tassato meno? No: i tipi di gasolio prodotti con altre finalità non andrebbero usati come carburante per l’auto.
In primo luogo, è illegale: si tratta di evasione fiscale, dato che non stai pagando le accise previste. In secondo luogo, sono carburanti troppo densi e troppo poco filtrati per i motori di oggi. A lungo andare, potrebbero essere problematici. Per saperne di più, leggi l’articolo dedicato al gasolio per riscaldamento usato per le auto.
Cosa resta da fare, quindi? Scegliere carburanti di qualità come quelli venduti da Vargas e curare la manutenzione della tua auto affinché consumi meno.