La cinghia di distribuzione è l’elemento che sincronizza l’albero motore con l’albero a camme, trasmettendo il movimento generato dal motore. Insomma, è l’elemento che letteralmente distribuisce il movimento e consente all’automobile di funzionare.
Come avrai capito, la cinghia è quindi un pezzo molto importante: cosa succede, se si rompe?
Cinghia di distribuzione rotta: che succede?
Se la cinghia di distribuzione arriva a rompersi, l’auto si spegne all’improvviso e non riparte. Se sei fortunato, le conseguenze si fermano qui; a questo punto, per risolvere il problema devi solo cambiare la cinghia e prestarci maggiormente attenzione in futuro. Spesso, però, la rottura improvvisa della cinghia ha ben altre conseguenze.
Quando la cinghia di distribuzione si rompe all’improvviso, l’albero a camme non riesce a sincronizzarsi a dovere. Dato che questa componente regola l’apertura e la chiusura delle valvole di aspirazione e scarico, la mancata sincronizzazione può danneggiarle e costringerti a sostituire anche quelle. Capita infatti che le valvole restino aperte quando il pistone risale, rompendole.
Se sei davvero molto sfortunato, la cinghia si rompe mentre viaggi ad alta velocità. In questo caso, la mancata sincronizzazione provoca la rottura sia delle valvole sia dei pistoni. Per sostituire tutto, spesso bisogna smontare l’intera testata ed eseguire un lavoro da migliaia di euro.
Come capire se la cinghia è da sostituire
Dato quanto costa sostituire la cinghia dopo che si è rotta, è meglio intervenire quando è solo usurata ma ancora funzionante. Come capire se è da sostituire, però?
Nelle auto moderne, si accende una spia per quasi ogni cosa, compreso per la sostituzione della cinghia. Se anche le spie non dovessero funzionare, basta usare l’orecchio: quando la cinghia è usurata, l’automobile fa rumore all’avvio e smette quando il motore è caldo. Inoltre, ci sono frequenti cali di potenza e stridii, specie in accelerazione.
Nei casi più gravi, quando la cinghia è da sostituire si verificano perdite di olio motore e il motore scoppietta in movimento, poiché i cilindri non agiscono più in maniera coordinata.
Purtroppo, spesso la cinghia di distribuzione si rompe senza alcun segnale.
Come controllare la cinghia di distribuzione
Se hai dei dubbi, la cosa migliore è andare dal tuo meccanico di fiducia. Se però vuoi controllare la cinghia di distribuzione, controlla la sua posizione sul libretto della casa automobilistica: di solito si trova sul lato destro, ma può cambiare in base al modello di automobile.
I segnali di allarme di cui prendere nota sono:
- Abrasioni sul dorso.
- Crepe trasversali, segnale che la cinghia si sta per rompere.
- Denti crepati, soprattutto alla radice.
- Larghezza ridotta, sintomo di usura in fase avanzata.
- Fianchi del dente danneggiati.
In tutti questi casi, ti conviene far sostituire la cinghia di distribuzione o quanto meno tenerla costantemente d’occhio.
Quanti anni dura la cinghia di distribuzione?
La cinghia di distribuzione dura in media 5/6 anni o 100.000/180.000 km, ma molto dipende dall’uso che ne fai e dalla manutenzione dell’auto. Se percorri molti chilometri a settimana, l’auto sarà inevitabilmente sottoposta a stress maggiori e, probabilmente, sarai costretto a cambiare la cinghia un po’ prima del tempo. Scossoni frequenti possono peggiorare la situazione.
Oltre al numero di chilometri percorsi, devi considerare anche fattori quali l’usura dei cuscinetti tendicinghia e la tensione della cinghia stessa: se montata nel modo sbagliato, è probabile che si rompa prima del tempo.
Infine, la qualità della cinghia stessa è un fattore determinante: pezzi di ricambio di scarsa qualità tendono ad avere una vita molto più breve dei pezzi di ricambio originali. Nel dubbio, evita di andare troppo al risparmio.