Individuare le cause di un consumo eccessivo di acqua potrebbe salvare la tua auto. Un malfunzionamento dell’impianto di raffreddamento, infatti, può provocare il surriscaldamento del motore e la sua conseguente rottura. Ecco quindi le possibili cause per cui il radiatore sta consumando liquido.
C’è una perdita nel radiatore
La ragione più elementare è la presenza di una perdita nel radiatore. Se noti una perdita sotto l’auto, controlla il colore: se è blu o verde ed emana un odore dolciastro, allora si tratta dell’acqua del radiatore e c’è una perdita.
Per capire se il buco è effettivamente nel radiatore o altrove serve un compressore con manometro: si tappano tutte le uscite dell’aria e si misura la pressione dentro la vaschetta del radiatore; se la pressione cala comunque, allora c’è una falla.
A seconda delle dimensioni del buco, può darsi che il radiatore sia riparabile con un turafalle. Il prodotto è però efficace solo sulle falle di piccole dimensioni: se il buco nel radiatore è grande, non rimane che cambiare il pezzo.
I manicotti dell’impianto sono usurati
Il più delle volte la perdita riguarda i manicotti, piuttosto che la vaschetta del radiatore in sé. In questi casi, l’auto consuma acqua perché la perde nel corso del suo viaggio attraverso il motore. Di nuovo, il sintomo più evidente è la presenza di pozze di liquido refrigerante sotto l’auto, anche se non è detto che questo aiuti a trovare la perdita.
A seconda di dov’è la perdita, il liquido può cadere direttamente sotto l’auto o scivolare in un altro punto, a causa della pendenza delle componenti. Di conseguenza, in caso di perdita bisogna controllare i manicotti nella loro interezza sia a mano sia usando il compressore.
Una volta trovata la perdita, il più delle volte basta sostituire il manicotto rotto per interrompere il consumo eccessivo e risolvere il problema.
La pompa dell’acqua non funziona
L’eventualità peggiore è che il consumo sia dovuto alla pompa dell’acqua rotta. In questo caso, è probabile che tu debba cambiare il pezzo il prima possibile, onde evitare un letale surriscaldamento del motore.
Se l’auto sta consumando tanta acqua, è probabile che ci sia una perdita, ma non è detto che sia quello il problema. A volte, infatti, i tubi di collegamento si intasano o si rompe una delle cinghie che aziona la pompa. In tutti questi casi, è difficile che ci siano perdite evidente e i sintomi sono altri:
- indicatore di temperatura che si accende dopo pochi chilometri di marcia;
- rumori metallici che provengono dalla parte anteriore dell’auto.
In ogni caso, devi intervenire subito e portare l’auto dal meccanico: non sono lavori adatti al fai-da-te. Se ci sono sedimenti che ostruiscono i tubi, bisognerà procedere con un lavaggio completo del radiatore, altrimenti rischi che si intasino nuovamente.
La guarnizione della testata è usurata
Se l’acqua nel radiatore cala, la temperatura sale, ma non ci sono perdite visibili? Probabilmente, la causa del consumo eccessivo sta nella guarnizione della testata.
La guarnizione della testata è una delle componenti sottoposte allo stress maggiore, a causa della posizione. Trovandosi nelle immediate vicinanze delle camere di combustione, è soggetta a continui stress termici e meccanici. Se la guarnizione è di scarsa qualità o la macchina è un po’ trascurata, è facile che si rovini in poco tempo e che inizi a perdere.
Data la posizione, l’acqua del radiatore rimane all’interno del motore e penetra nei cilindri. Il sintomo principale di una perdita di questo tipo, oltre al consumo eccessivo di liquido, è quindi un denso fumo bianco che esce dal tubo di scappamento.
Se la guarnizione della testata è usurata, non resta che sostituirla il prima possibile.